Spica restaurant
Ristorante nel cuore del quartiere milanese di Porta Venezia che racconta il viaggio intorno al mondo delle due Chef che condividono la passione per le cucine del mondo.
Viaggio che si riflette nelle forme, nelle geometrie, nei colori e nei materiali che evocano e raccontano il presente e il passato del design Milanese e dei suoi maestri.
Uno spazio capace di sorprendere per l’inedito mix tra suggestioni delle culture asiatiche e omaggio ai maestri, tra preesistenze recuperate e materiali innovativi, tra interno ed esterno.
Il risultato è un ristorante vivace, colorato e dall’atmosfera vibrante, che rispecchia il clima di Porta Venezia.
Il pubblico che la frequenta è un pubblico giovane, dinamico e alla ricerca di convivialità e gioia.
Progetto: Arch. Vudafieri Saverino & Partners
Viaggio che si riflette nelle forme, nelle geometrie, nei colori e nei materiali che evocano e raccontano il presente e il passato del design Milanese e dei suoi maestri.
Uno spazio capace di sorprendere per l’inedito mix tra suggestioni delle culture asiatiche e omaggio ai maestri, tra preesistenze recuperate e materiali innovativi, tra interno ed esterno.
Il risultato è un ristorante vivace, colorato e dall’atmosfera vibrante, che rispecchia il clima di Porta Venezia.
Il pubblico che la frequenta è un pubblico giovane, dinamico e alla ricerca di convivialità e gioia.
Progetto: Arch. Vudafieri Saverino & Partners
> All’ingresso bancone imponente con struttura metallica e fronte rivestito in laminato e piano di porgimento in ottone polverizzato riaggregato con resine. Bottigliera in ferro con verniciatura effetto cera e mensole porta bottiglie in cristallo extrachiaro.
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> La sala ristorante si
caratterizza per una
disposizione estremamente
flessibile dei tavoli. Tavoli
con piano in laminato
riquadrato con piatta in
ferro verniciato effetto cera.
L’intero spazio comunica
l’unione tra il design radicale
e la profonda passione per
l’India di Ettore Sottsass,
all’eleganza e al rigore del
movimento moderno di
Franco Albini. Due mondi
distinti che dialogano in
armonia nello spazio e che
si riflettono rispettivamente
nell’architettura degli interni
e negli arredi.
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> Tavoli tondi con piano
in ottone polverizzato,
altra vista del bancone
e della bottigliera,
retro banco con nicchie
sfondate nella muratura
rivestite con specchio
anticato a quadrotti fissato
con borchie in ottone.
Sulla parete di fondo
guardaroba in laminato
con struttura portante
a montanti in ferro effetto
cera e dettagli in ottone.
L’intero spazio comunica
l’unione tra il design radicale
e la profonda passione
per l’India di Ettore Sottsass,
all’eleganza e al rigore
del movimento moderno
di Franco Albini. Due mondi
distinti che dialogano
in armonia nello spazio e che
si riflettono rispettivamente
nell’architettura degli interni
e negli arredi.
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Bosco Verticale
Spica restaurant
Una finestra sul lago
Cittamani restaurant
Hoxton House
Vino Esclamativo
Tabacchi
L’Arabesque
Victor Hugo
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